Domande Frequenti

F.A.Q. mediche approfondite sulla rimozione dei tatuaggi e sulla tecnologia laser.

Domande Frequenti (FAQ) sul Trattamento Laser - Approfondimenti

1. Come funziona esattamente il laser Q-switched a livello biologico?

Il laser Q-switched agisce secondo il principio della fototermolisi selettiva. Emette impulsi di luce ad altissima energia della durata di pochi nanosecondi. Questa energia viene assorbita selettivamente dal pigmento del tatuaggio, e non dalla cute circostante. La rapidità dell'impulso genera un'onda d'urto (effetto fotoacustico) che frammenta le particelle di inchiostro in micro-particelle. Queste, una volta ridotte a dimensioni sufficientemente piccole, vengono riconosciute dal sistema immunitario come corpi estranei e progressivamente eliminate dalle cellule spazzino del nostro corpo, i macrofagi, attraverso il sistema linfatico.

2. Perché alcuni colori sono più difficili da rimuovere di altri?

L'efficacia del laser dipende dalla sua capacità di essere assorbito da un colore specifico. Ogni lunghezza d'onda del laser ha un "bersaglio" cromatico preferenziale. I laser Nd:YAG Q-switched, come lo Spectra XT, utilizzano la lunghezza d'onda 1064 nm (efficace su nero, blu e colori scuri) e 532 nm (efficace su rosso, arancione, viola). Colori come il verde, il turchese o il giallo richiedono lunghezze d'onda specifiche che non sempre vengono assorbite in modo ottimale, rendendo il processo di rimozione più lungo e complesso. Anche gli inchiostri bianchi o color carne sono problematici, poiché tendono a scurirsi (ossidazione) se trattati con il laser.

3. Quali fattori influenzano il numero di sedute necessarie?

Il numero di sedute è altamente variabile e dipende da un insieme di fattori clinici. I principali includono:

  • Età del tatuaggio: I tatuaggi più vecchi sono spesso più facili da rimuovere.
  • Profondità e densità dell'inchiostro: I tatuaggi professionali sono più densi e profondi rispetto a quelli amatoriali.
  • Colori presenti: Come menzionato, i tatuaggi multicolore richiedono più sedute.
  • Posizione del corpo: Le aree con una migliore circolazione sanguigna e linfatica (es. tronco, collo) rispondono più rapidamente rispetto alle estremità (mani, piedi).
  • Fototipo del paziente: Le pelli più chiare permettono di usare energie maggiori con minor rischio, accelerando il processo.
  • Salute generale del sistema immunitario: Un sistema immunitario efficiente è fondamentale per smaltire i pigmenti frammentati.

4. Il trattamento è doloroso? Come viene gestito il discomfort?

La sensazione del laser viene comunemente descritta come simile allo schiocco di un elastico sulla pelle. Il livello di dolore è soggettivo e dipende dalla zona trattata e dalla soglia di tolleranza individuale.

5. Cosa devo aspettarmi dopo la seduta e quali sono le cure post-trattamento?

Subito dopo il trattamento, è normale osservare un leggero sbiancamento dell'area (effetto "frosting"), seguito da rossore e gonfiore, simili a una scottatura solare. Questi effetti si risolvono in poche ore o giorni. È fondamentale seguire scrupolosamente il protocollo post-trattamento, che include l'applicazione di specifiche creme lenitive e riparatrici e la protezione totale della zona dai raggi solari (SPF 50+) per almeno 4 settimane, al fine di prevenire rischi di iperpigmentazione.

6. Esistono rischi o effetti collaterali permanenti?

Se eseguito da personale medico qualificato con tecnologie certificate, il trattamento è estremamente sicuro. Tuttavia, come per ogni procedura medica, esistono dei rischi, seppur rari. I principali sono le alterazioni transitorie della pigmentazione: l'ipopigmentazione (schiarimento della pelle) o l'iperpigmentazione (scurimento). Entrambe tendono a risolversi spontaneamente nel tempo. Il rischio di esiti cicatriziali è molto basso con i moderni laser Q-switched, purché il paziente segua le indicazioni post-trattamento ed eviti di rimuovere eventuali crosticine.

7. Quanto costa rimuovere un tatuaggio?

Il costo del percorso di rimozione è strettamente legato alla complessità del caso. Non è possibile definire un prezzo standard senza una valutazione clinica diretta. Fattori come la dimensione, la densità dell'inchiostro, la gamma di colori e il numero di sedute previste sono determinanti. Per questo motivo, il primo consulto è fondamentale per analizzare il tatuaggio e formulare un preventivo personalizzato e trasparente.

8. Qual è la differenza tra rimuovere un tatuaggio professionale e uno amatoriale?

La differenza è sostanziale. I tatuaggi amatoriali sono spesso realizzati con inchiostro di china e a una profondità non uniforme nel derma. Generalmente, contengono meno pigmento e sono più superficiali, motivo per cui tendono a rispondere più rapidamente al trattamento laser. I tatuaggi professionali, invece, utilizzano pigmenti metallici specifici, depositati in modo denso e omogeneo a una profondità maggiore. Questa densità e composizione chimica richiedono energie più elevate e, di conseguenza, un numero maggiore di sedute per essere frammentati ed eliminati efficacemente.

9. Perché è necessario attendere diverse settimane tra una seduta e l'altra?

Il tempo di attesa, solitamente tra le 6 e le 8 settimane, è un requisito fisiologico fondamentale e non un'attesa passiva. Il laser ha il compito di frantumare l'inchiostro, ma il processo di rimozione vero e proprio è a carico del corpo. In questo intervallo, il sistema immunitario, attraverso i macrofagi, localizza, ingloba e trasporta i frammenti di pigmento al sistema linfatico per la loro eliminazione. Rispettare questa tempistica permette al corpo di "fare pulizia", massimizzando il risultato di ogni seduta e consentendo alla cute di rigenerarsi completamente, riducendo al minimo il rischio di effetti avversi.

10. È possibile una rimozione completa al 100% o rimarrà un "fantasma" del tatuaggio?

L'obiettivo del trattamento è la rimozione completa, che viene raggiunta nella grande maggioranza dei casi con le tecnologie moderne. Tuttavia, in alcune circostanze, può persistere un lieve alone o un'ombra residua, comunemente chiamato "ghost image" (immagine fantasma). Questo può dipendere da fattori come la profondità eccessiva dell'inchiostro originale, la presenza di pigmenti molto resistenti o una reazione cutanea individuale. Una valutazione preliminare accurata permette di stabilire aspettative realistiche riguardo al risultato finale.

11. Quali sono le principali controindicazioni al trattamento?

Esistono controindicazioni assolute e relative. Tra quelle assolute vi sono la gravidanza e l'allattamento, infezioni attive nell'area da trattare, malattie della pelle fotosensibilizzanti (es. lupus) e l'assunzione di farmaci fotosensibilizzanti (come alcuni antibiotici o l'isotretinoina). Tra le controindicazioni relative, che richiedono una valutazione medica caso per caso, vi sono una storia di cicatrici cheloidee, patologie che compromettono il sistema immunitario e la presenza di fototipi molto scuri (V-VI secondo Fitzpatrick), che necessitano di protocolli specifici per minimizzare il rischio di discromie.

12. Esiste il rischio di una reazione allergica quando l'inchiostro viene liberato nel corpo?

È un'eventualità rara ma possibile. L'inchiostro del tatuaggio, incapsulato nel derma, è in uno stato relativamente inerte. Il laser, frammentandolo, lo rende disponibile al sistema immunitario. Se il paziente ha una predisposizione allergica a uno dei componenti metallici dell'inchiostro (es. nichel, cromo, cobalto), potrebbe manifestarsi una reazione allergica localizzata (prurito, dermatite) o, molto più raramente, sistemica. Una storia clinica dettagliata è fondamentale per identificare i soggetti a rischio.

13. Qual è la differenza tra un laser Q-switched (nanosecondi) e un laser a picosecondi?

Entrambe sono tecnologie eccellenti, ma si differenziano per la durata dell'impulso. Un laser Q-switched opera in nanosecondi (miliardesimi di secondo) e si basa su un effetto prevalentemente fotoacustico con una componente fototermica. Un laser a picosecondi (millesimi di miliardesimo di secondo) emette impulsi ancora più brevi. Questa estrema rapidità massimizza l'effetto fotoacustico, permettendo di frantumare l'inchiostro in particelle ancora più fini con un apporto termico (calore) quasi nullo. Questo può tradursi in una maggiore efficacia su pigmenti resistenti (come alcuni blu e verdi) e un minor numero di sedute in alcuni casi, rappresentando l'ultima evoluzione nel campo della rimozione tatuaggi.

14. Si può fare un nuovo tatuaggio sulla pelle dove ne è stato rimosso uno?

Sì, è possibile. Una volta che il processo di rimozione è completo e la pelle è tornata al suo stato ottimale (generalmente dopo circa 6 mesi dall'ultima seduta laser), l'area può essere tatuata di nuovo. La pelle trattata correttamente con laser medicali moderni mantiene la sua integrità strutturale e la sua capacità di ricevere e trattenere nuovo inchiostro senza problemi. Molti pazienti, infatti, scelgono di rimuovere parzialmente un vecchio tatuaggio proprio per preparare la base a un nuovo lavoro di "cover-up".

Richiesta Informazioni
Rimozione Tatuaggi Professionali
Rimozione Tatuaggi Professionali
Rimozione Tatuaggi Cosmetici
Rimozione Tatuaggi Cosmetici
Rimozione Tatuaggi Neri e Scuri
Rimozione Tatuaggi Neri e Scuri
Rimozione Tatuaggi Colorati
Rimozione Tatuaggi Colorati
Contattami subito per avere maggiori informazioni
Il team di Olosmed risponde entro 24 ore nei giorni lavorativi.
Compila il form per inviare una richiesta di informazioni
Contatti
Mappa